top of page

CAPPOTTO TERMICO: EFFICENTE O UN DISASTRO?

Defunta, purtroppo, per il momento la misura Superbonus 110% leggo in rete diversi articoli in merito al cappotto termico, problemi difetti, insalubrità, ecc..

In pratica sembra che ci si trovi alla presenza di un vero e proprio errore/orrore edile che ha creato e crea più problemi che benefici.

Cappotto termico EPS grafitato

Ho scritto e promosso per anni, in tempi non sospetti, gli edifici e le metodologie a basso impatto energetico, dagli impianti ai serramenti passando, quasi d’obbligo, dai cosiddetti cappotti termici, cerchiamo perciò di fare un attimo di chiarezza e d’ordine in questa nuova “diatriba”.


Nei miei passati articoli sulla “riqualificazione di un edificio” ho sempre asserito e consigliato di rivolgersi a progettisti e direttori lavori preparati, purtroppo l’avvento del Superbonus ha indotto le persone, come al solito, ad affidarsi al primo che passava e a chi gridava di più promettendo miracoli...


Quando si parla di clima e consumi tutti pensano in primis all’inverno e mai all’estate e che i consumi per il raffrescamento possono essere molto elevati e nascosti nell’ordinaria bolletta elettrica.


Uno dei primi errori è stato il massiccio utilizzo di materiali sintetici quali lo XPS e l’EPS che consentono di avere una buona prestazione invernale con uno spessore “contenuto” di circa 10-14 cm..


Ci siamo però dimenticati che i materiali sintetici d’inverno vanno bene ma d’estate danno risultati quasi inesistenti quando altri materiali, ad esempio la fibra di legno, permettono ottime performance sia estive che invernali.


L’altra "svista", che comporta grandi problematiche, è stato il non dire, anche se tecnicamente palese, che per contenere il calore invernale di una casa l’unica via è non permettere interscambi d’aria tra l’interno e l’esterno, cioè rendere quasi impermeabile il nostro immobile.


Questo provoca, sia d’inverno che d’estate, un innalzamento dell’umidità interna con successiva formazione di condense e nel tempo di muffe anche importanti e soprattutto invadenti.


Infatti, in una progettazione cosciente e corretta, devono essere previsti dei sistemi di trattamento e ricambio controllato dell’aria interna, in modo da evitare ristagni di umidità, cioè le famose ventilazioni meccaniche controllate (vedi mio precedente articolo).


Però alla base di tutto resta il fatto che il lavoro nel suo complessivo deve essere ben eseguito e controllato, utilizzando materiali compatibili tra loro, chiodature e collanti corretti, sostegni di partenza e di termine ed angolari.


Purtroppo qualsivoglia errore o mancanza in fase di progettazione ed esecuzione, in presenza di un cappotto esterno ed ancor più interno, può portare danni anche gravi necessitanti di un totale rifacimento.


Perciò il cappotto termico non è ne un mostro ne un errore, semplicemente è un intervento da non prendere alla leggera e soprattutto da progettare e realizzare con molta attenzione al particolare ed al metodo.

Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • LinkedIn Social Icon
  • Facebook Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page