ACQUISTARE SENZA SAPERE...
- by Stefano Pelagotti
- 3 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Questa mattina, come può capitare a tutti camminando per strada, mi sono soffermato davanti alla vetrina di un'agenzia immobiliare.
Vuoi la curiosità vuoi la deformazione professionale, mi sono accorto di un'incongruenza negli annunci esposti: per Legge, ormai da diversi anni, ogni annuncio di vendita o affitto deve riportare la Classe Energetica dell'immobile in vendita, ma soprattutto deve riportare l'Indice di Prestazione Energetica, cioè indicare numericamente quanti Kwh termici occorrono all'anno per ogni metro quadrato di quello specifico edificio.... e quì è iniziato un vero e proprio balletto dei numeri.
In pratica ho potuto notare molte proposte in Classe G (che variavano da 145 a 599 Kwh/mqanno) e diversi annunci in Classe F (che variavano da 137 a 208 Kwh/mqanno), oltre a pochissime proposte in Classe D.
E allora qual'è il problema?
Il problema è aver notato la sovrapposizione dei valori tra la Classe G e la Classe F, sovrapposizione normativamente e di fatto impossibile, perchè un appartamento o è "F" o è "G", in base alla sia prestazione energetica.
Cioè un'appartamento "ordinario" (rapporto S/V) in zona climatica D (Firenze, Roma, ecc.) è in Classe F se ha una prestazione tra i 120 e i 160 Kwh/mqa, se consuma di più è in Classe G, quindi non può esistere un Classe G che consuma 145 Kwh/mqa e non può esistere un Classe F che consuma 208 Kwh/mqa.
Ma perchè stupirsi o arrabbiarsi?
Perchè in pratica è come se voi andaste per acquistare un maglione di lana, pagandolo per lana, e vi vendessero un maglione in misto lana, cioè vi viene venduto un oggetto con caratteristiche diverse da quelle che pensavate.
Un'appartamento di 100 mq. in Classe F alimentato a metano ha un consumo variabile da circa € 1250,00 a circa € 1600,00, se l'appartamento ha un I.P.E. di 208 Kwh/mqa (come ho visto scritto) ha un consumo di circa € 2080,00, cioè una differenza sul costo di mantenimento annuo variabile tra gli 800 e i 450 Euro all'anno.
Questo tipo di errori e di mala informazione può, nelle compravendite o nelle locazioni, portare ad azioni legali di carattere risarcitorio sia per il maggior costo subito che per il corretto ripristino della classe energetica dichiarata.
Ancora oggi molte persone sottovalutano, in fase di acquisto o locazione, l'importanza della prestazione energetica dell'immobile, anche se, a conti fatti, questo si può trasformare in un maggior costo pari a una mensilità del mutuo o in un paio di mensilità dell'affitto.
Questo problema s'incontra anche nell'affidarsi agli A.P.E. (Attestati di Prestazione Energetica) redatti a basso costo, sulla scia del "tanto basta dichiarare che è un classe G e va tutto bene...".
L'analisi energetica deve sempre e comunque essere fatta in maniera precisa e puntuale, con un sopralluogo, una valutazione degli impianti, dell'involucro e dei ponti termici e per fare questo ci vuole tempo e preparazione professionale.
Ultimo, ma non ultimo, la classe energetica è attualmente uno dei parametri di valutazione del valore di un immobile.
Per capire prendiamo un appartamento riqualificato che è in Classe B (35-40 Kwh/mqa, consumo di circa 400,00 Euro l'anno) e lo stesso appartamento mantenuto come in origine che è in Classe G ordinaria (200-220 Kwh/mqa, consumo di circa 2200,00 Euro l'anno).
E' come se volessero venderci un'auto che percorre 5 Km. con un litro facendoci pagare lo stesso prezzo di un auto che percorre 28 Km. con un litro.... molto probabilmente non la compreremmo.