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VALORE IMMOBILIARE & CONSUMO ENERGETICO

  • Stefano Pelagottito
  • 16 nov 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Nonostante il considerevole e persistente periodo di crisi del settore edile/immobiliare, durante i miei spostamenti ho notato diversi, anche se non moltissimi, cantieristiche per il rifacimento di tetti e facciate.


Nella stragrande maggioranza dei casi, per non dire nella totalità, ho visto che i lavori eseguiti trattavano un semplice ripristino della situazione esistente come, per esempio, nuova esecuzione dell'intonaco e della tinteggiatura, lievi riprese delle parti in cemento armato a vista, sostituzione delle guaine impermeabilizzanti o ripassatura del manto in laterizio (tegole), cioè tutte operazioni definite di "manutenzione ordinaria o straordinaria" effettuate senza prendere minimamente in considerazione una possibile riqualificazione energetica del fabbricato.


Chiedendo e parlando con la gente ho scoperto che i più, per non conoscenza della cosa o per "tradizionalismo mentale", non considerano questo possibile aspetto, anche per il timore di un non meglio definito maggiore importo dei lavori.


Attualmente la maggior parte delle case ed appartamenti esistenti ha una prestazione energetica (consumo effettivo) superiore ai 180/200 Kwh/mq anno di energia primaria, a grandi linee l'energia occorrente al riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria, energia che per un appartamento di circa 100 mq. corrisponde ad un costo annuo di circa 1800-2000 Euro.


Il medesimo appartamento, con una prestazione portata anche a soli 40 Kwh/mq anno, comporterebbe un risparmio immediato di circa il 75-80% cioè una "non spesa" di 1400-1600 Euro l'anno, cosa ottenibile, a seconda delle singole situazioni e dei singoli edifici, anche con interventi non eccessivamente costosi o implementanti, ma sicuramente non raggiungibile effettuando, come normalmente avviene, un semplice rifacimento.


Ma aldilà dell'immediato risparmio descritto, quali altre motivazioni dovrebbero farci pernsare ad interventi non solamente "ordinari" ma di valenza energetica?


La principale e forse la più importante è "quanto vale e quanto varrà la mia casa nell'immediato futuro?".


Partiamo con il dire che i valori immobiliari in Italia hanno subito, dal 2012 ad oggi, un netto assestamento verso il basso, riportando il mercato ai livelli del 2004/2005 e in alcune aree anche più in basso.


Ora pensiamo che dal dicembre 2020 (tra 3-4 anni) tutte le nuove costruzioni e tutte le ristrutturazioni "pesanti" dovranno ricavare l'energia di cui necessitano esclusivamente da fonti rinnovabili, cioè tutta l'energia per riscaldare, raffreddare, cucinare, illuminare e produrre acqua calda dovrà essere da fonte rinnovabile (con un limite massimo di 0,4 Kwh/mq anno da fonti tradizionali, cioè quasi niente!)


Questo vuol dire che se il nostro appartameto consuma 20.000 Kwh all'anno, noi dovremo "trovare" questa potenza da fonte rinnovabile, e vi assicuro che 20.000 Kwh termici sono tanti e soprattutto costosi.


Pertanto va da se che le nuove costruzioni e ristrutturazioni dovranno, obbligatoriamente, essere progettate e realizzate per minimizzare questa necessità di energia, in modo da consumare poco o pochissimo.


Solo in questo modo potremo, con discreta facilità e minima spesa, trovare l'energia che ci serve da fonti rinnovabili, infatti un conto è procurarsi 20.000 Kwh per 100 metri quadrati di appartamento, un conto è doversene procurare solamente 3.000 o ancora meno...


A quel punto, in un mercato di case a basso consumo, quanto varrà il nostro edificio o appartamento "energeticamente dispendioso"?

Secondo alcuni calcoli previsionali, discussi con altri colleghi operanti anch'essi nel settore dell'estimo, si può prevedere una perdita di valore immobiliare, tra un edificio in classe G da 200 Kwh/mqa e lo stesso edificio in classe B da 35 Kwh/mqa, tra il 15% ed il 20%, corrispondenti circa al potenziale risparmio energetico su 20 anni.


Quindi riqualificare energeticamente un edificio, soprattutto quando dobbiamo fare delle oprazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria, diventa un opzione da prendere in seria considerazione e valutare attentamente con il proprio progettista, in quanto questi interventi, oltre a produrre un immediato beneficio economico e fiscale, permettono di mantenere anche un coerente valore immobiliare nel tempo.

 
 
 
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Stefano Pelagotti Geometra - Castelfiorentino, Florence - Italy

Tel & fax 0571/628006    Mobile +39 348 230 4985

E-mail: studio.pelagotti@gmail.com

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