Superbonus 110% - Lo Studio di Fattibilità
- Geom. Stefano Pelagotti
- 8 gen 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Efficientamento energetico e sismico: lo studio preliminare di fattibilità degli interventi.

Lo studio di fattibilità è il primo passaggio obbligato per comprendere se il nostro immobile possiede tutti i requisiti necessari per l'accesso alle nuove agevolazioni.
In pratica è lo strumento che, se correttamente realizzato e utilizzato, permette di minimizzare gli errori e pianificare gli interventi di riqualificazione per la nostra casa, valutando così la fattibilità di un determinato progetto, le sue caratteristiche, costi e risultati raggiungibili.
Per fare questo insieme di analisi, verifiche e valutazioni risulta necessario, oltre al tempo materiale, un team di professionisti qualificati e specializzati nell'ambito della progettazione e della riqualificazione energetica e sismica.
Lo studio di fattibilità preliminare permetterà di capire come intervenire per migliorare la classe energetica di un immobile e come ottenere il doppio salto di classe energetica e/o il miglioramento sismico, il tutto cercando di rispettare i singoli limiti di spesa dei bonus e i requisiti tecnici richiesti per ogni tipologia d'intervento.
Pertanto prima di occuparsi di detrazione diretta, sconto in fattura o cessione del credito è meglio capire se possiamo realmente accedere ai bonus, se sono raggiungibili i risultati richiesti e con quale metodologia ottenere il massimo beneficio valutando le possibili alternative progettuali e tecnologiche.
Ma quali sono gli adempimenti e le verifiche necessarie prima di arrivare al progetto definitivo?
Per prima cosa deve essere verificato il possesso dei requisiti soggetti ed oggettivi previsti dalla normativa e relativi al o ai beneficiari ed alla tipologia edilizia del nostro edificio.
Soddisfatti i primi requisiti diventa necessario verificare lo stato di legittimità urbanistica cioè l'assenza di difformità o abusi, anche minimi, che possano successivamente impedire la presentazione del titolo abilitativo per eseguire i lavori (il famoso “permesso”).
Il passo successivo sarà una precisa e corretta diagnosi energetica, diagnosi che indirizzerà la progettazione verso la programmazione di una serie d'interventi utili a soddisfare o superare i limiti definiti nell'allegato A del Decreto Requisiti Tecnici, sia come caratteristiche del singolo materiale che come componenti del sistema, oltre a dover rispettare la caratteristiche CAM.
La soddisfazione dei limiti, dei materiali e delle caratteristiche risultano fondamentali in quanto, in caso si esecuzione dei lavori, dovranno essere oggetto delle asseverazioni tecniche finali di conformità.
Al tempo stesso dovranno essere analizzati e valutati gli interventi sotto il profilo economico, così da comprendere il costo delle opere in riferimento ai massimali dei singoli bonus previsti dalla normativa, cercando quindi di massimizzarne i benefici derivanti.
L'ultimo passo sarà la redazione di una certificazione energetica simulata che convalidi tutte le ipotesi ed analisi precedenti e attesti, come minimo, il doppio salto di classe del nostro edificio per l'accesso all’Ecobonus.
Pertanto la lista “delle cosa da fare” è abbastanza lineare:
Analisi preliminare dello stato attuale dell'immobile;
Prima analisi e valutazione degli aspetti tecnici, funzionali ed economici dell'intervento;
Valutazione di soluzioni tecnologico/progettuali alternative a quella di “primo impatto”;
Definizione dei requisiti progettuali e di sostenibilità ambientale e paesaggistica.
Sono solo quattro punti ma per essere sviluppati coerentemente necessitano non di un solo tecnico ma di un team di tecnici, un gruppo di professionisti che conoscano e abbiano studiato la riqualificazione energetica degli edifici, le tecnologie ad essa collegate, i materiali CAM ed i più recenti indirizzi tecnico/progettuali del settore oltre ad una conoscenza accurata e puntuale delle normative di riferimento sia urbanistiche che energetiche, sismiche e fiscali.
Solo così l'accesso ai bonus già esistenti e ai superbonus 110% diventa fattibile, sia nella sua fase preliminare che in quella esecutiva in cui si dovrà impostare la gestione del credito d'imposta o lo sconto in fattura o la cessione.
Per questo motivo lo Studio Geom. Stefano Pelagotti, che segue da oltre 30 anni il settore della progettazione a energia quasi zero e la riqualificazione energetica degli edifici, ha creato, in collaborazione con lo Studio Geom. Andrea Corsoni e lo Studio Ing. Giulia D'Ambrosio, un team professionale specifico per l'applicazione dei Superbonus 110%, sia in ambito di riqualificazione energetica che in ambito di riqualificazione sismica.
Dal 19 maggio 2019 abbiamo iniziato a studiare ed analizzare tutto l'evolversi dell'ordinamento normativo e regolamentare, la sua applicabilità ai diversi casi specifici, i suoi limiti e le sue caratteristiche, il tutto alla luce delle nuove tecnologie impiantistiche e costruttive e del pluriennale interessamento ed esperienza nei settori della riqualificazione energetica, ambientale e sismico/strutturale.
Vi ricordo che i Superbonus al 110% non servono a “ristrutturare gratis” ma ad aggiornare il vostro edificio, a renderlo meno energivoro e a migliorarne la fruibilità e l'abitabilità.
Il nostro gruppo di lavoro è a Vostra disposizione per qualunque chiarimento in merito alla riqualificazione della Vostra casa e all'accesso al Superbonus 110%.
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