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SIAMO SEMPRE MENO... RISTRUTTURIAMO!

  • by Geom. Stefano Pelagotti
  • 31 gen 2019
  • Tempo di lettura: 3 min

Siamo sempre meno, almeno questo è l'andamento demografico del nostro Paese e di massima l'indirizzo del Vecchio Continente e tutto questo per infinite ragioni e motivazioni reali o considerate tali.


Questo elemento importantissimo porta con se una serie di conseguenze che colpiscono qualsiasi ambito del mercato, anche quello immobiliare e delle costruzioni...


A cosa serve costruire ulteriormente?

Per quale scopo dobbiamo ampliare le noste città ed i nostri paesi a discapito di terreni ed aree non edificate?


la grande sfida immobiliare che ci attende, sia che si debba acquisire una prima abitazione che si debba mantenere la propria o che si debba effettuare un investimento nel "mattone", è il recupero dell'esistente, che si tratti di vecchie strutture industriali/artigianali o che si tratti di un'abitazione realizzata negli anni '60, quello che dobbiamo fare è recuperare quello che già abbiamo.


Cominciamo quindi con lo sfatare il mito del "a ristrutturare si spende di più che a costruire nuovo..." perchè nella maggioranza dei casi questa affermazione non è vera ed è semplicemente figlia di una cattiva progettazione iniziale o, più semplicemente, di una cattiva gestione dell'intero processo di recupero immobiliare.


Siamo stati talmente abituati a comprare una casa "finita chiavi in mano" che quando andiamo a ristrutturare, o meglio aggiornare, anche solo un semplice appartamenteo pensiamo, come proprietari, di poter organizzare la cosa da soli, chiedendo "un disegnino" all'amico tecnico e cominciando a chiamare le ditte.... Sì, forse facendo così si rischia di andare o fuori budget o di fare le cose a metà.


Una buona operazione di Rebuild parte da una vera e propria analisi dell'intervento e degli obiettivi da raggiungere (se poi l'immobile è da acquistare l'analisi parte dalla valutazione del bene da acquisire), in modo da progettare con coerenza (un disegnino non basta...) la nostra ristrutturazione, valutando la tipologia strutturale su cui andiamo ad operare, le impiantistiche esistenti, il sistema distributivo e come era stato realizzato.


Un'accurata progettazione e valutazione iniziale aiutano a concentrare gli interventi dove servono e nella quantità e qualità che serve, sbagliare in fase valutativa significa avere, in fase esecutiva, i famosi "lavori imprevisti", incubo per i proprietari e celestiale visione per le ditte e che sparano il budget verso l'alto.


Dopo di che l'elemento successivo è la corretta Direzione dei Lavori, che non vuol dire stare in cantiere dalla mattina alla sera, ma "semplicemente" discutere e confrontarsi sui particolari d'esecuzione in anticipo con le ditte e rendersi disponibili e seguirle durante le fasi dell'esecuzione, cosa che semplificherà la redazione e la correttezza della contabilità dei lavori.


Questo serve anche ad amalgamare tra loro le varie tipologie d'intervento e a dare le giuste tempistiche organizzative alla cantieristica, in modo da impedire pedite di tempo ed incomprensioni tra le varie ditte operanti, perchè anche i "tempi morti" sono spese impreviste che alla fine su qualcuno ricadranno.


Quanto descritto sinora era ed è una normale cantieristica come nel tempo ne ho personalmente seguite.


Ad oggi il tutto è stato implementato dal far si che questi interventi non portino solo un beneficio architettonico/distributivo ma portino anche ad una riqualificazione energetica ed abitativa dell'immobile su cui siamo intervenuti.


Vuol dire prendere in considerazione la trasmissione acustica dei rumori (dall'esterno verso l'interno, da stanza a stanza e tra piani diversi), il microclima interno (un ambiente "venti gradi" che non sia troppo caldo o troppo freddo o troppo umido), le tipologie impiantistiche (che siano adeguate alla richiesta energetica complessiva ed utilizzino fonti di energia rinnovabile), la trasmissione d'energia (corretti sistemi di coibentazione invernale ed estiva), elementi tutti che sicuramente implementano la difficoltà progettuale iniziale e la successiva fase d'esecuzione.


Questi elementi ed interventi fino a qualche anno fa non venivano quasi presi in considerazione ne dai proprietari ne dai progettisti e dalle imprese, elementi che oggi risultano in varie misure fortemente consigliati se non obbligatori, elementi che, se correttamente realizzati, aiuteranno al mantenimento del valore del nostro bene immobile, in quanto saranno già adeguati ad un sistema di basso consumo energetico ed alto standard abitativo.


Questo è recuperare e riqualificare, è avere una corretta valutazione degli andamenti economici a medio termine del settore immobiliare, perchè casa vostra o il vostro capannone o il vostro ufficio devono essere prima di tutto investimenti immobiliari.


Un immobile, se acquistato con consapevolezza del mercato, deve mantiene il suo potere d'acquisto nel tempo e sicuramente lo manterrà meglio e di più di un ordinario bene di consumo.

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Stefano Pelagotti Geometra - Castelfiorentino, Florence - Italy

Tel & fax 0571/628006    Mobile +39 348 230 4985

E-mail: studio.pelagotti@gmail.com

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