LA CASA NZEB O QUASI ZERO...
- by Geom. S. Pelagotti
- 7 gen 2019
- Tempo di lettura: 2 min
La casa Nzeb (Nearly zero energy building) o casa quasi zero, l'attuale modello di riferimento nella progetazione a basso impatto energetico, cioè realizzare un edificio che per caratteristiche costruttive ed impiantistiche non abbia necessità (o quasi) di energia per la gestione ed il mantenimento del suo microclima interno.
A dirlo sembra facile e a guardare in rete anche, offerte di impianti quasi regalati, costruttori di edifici a secco (legno, acciaio e legno) che nascono come funghi, "studi" che fanno dal progetto architettonico ed arrivano a piantarti i fiori in giardino.... come fa ad essere così difficile?

Insomma è facile come 10 o 15 anni fa era facile far passare un semplice impianto termico per "riqualificazione energetica", basta montare qualche chilowatt di pannelli fotovoltaici e ta-dha! la tua casa è riqualificata energeticamente...
No, non è proprio così.
Se hai cambiato il "carburante" con il quale ti riscaldi (GPL, metano, fotovoltaico, pellets, eolico, ecc.) avrai sicuramente risparmiato perchè utilizzi un "carburante" più economico, forse anche più "green" ma non hai riqualificato la tua casa, la tua casa consumava 1000 prima e consuma 1000 oggi, semplicemente spendi meno per farlo.
Una casa Nzeb, nuova o "vecchia" riqualificata sono edifici costruiti o ristrutturati secondo precise analisi e relative soluzioni, perchè le soluzioni devono essere vere soluzioni, cioè non devono comportare futuri problematiche legate ad un'analisi superficiale o mancante.
Una ristrutturazione Nzeb (o Rebuild) deve essere "tagliata e cucita" per quel preciso edificio in quella specifica zona e territorio, analizzando i materiali con cui è realizzao, la sua architettura e il suo orientamento, in modo da defiire gli interventi sulle singole facciate (Nord non è uguale a Sud) e sul tetto (a falde o piano, praticabile o meno).
Si deve vedere se sono presenti umidità particolari nelle murature o nei locali, se sono di risalita o derivano da condensazioni per ponti termici specifici dovuti a strutture nascoste.
Vedere se è utile o necessario o indispensabile intervenire sulle strutture orizzontali, che siano pavimenti o soffitti o che confinino con locali riscaldati o meno, tipo i garage o i magazzini.
Fare Rebuild è complesso, bisogna comprendere cosa e in quale misura sacrificare a vantaggio di un altro elemento che può portare a una soluzione complessivamente migliore e con minor impatto sul budget.
Poi possiamo analizzare e valutare il "carburante", dopo che abbiamo annullato al meglio tutti o la maggior parte degli interscambi con l'esterno, a quel punto sapremo con esattezza cosa più ci conviene per "riscaldare" la nostra casa, se l'ordinario metano o una caldaia a pellets oppure una pompa di calore con il supporto di alcuni Kwatt di pannelli fotovoltaici.
Il problema è complesso e non ci si può inventare esperti solo perchè si ha qualche cosa da vendere, ciò che deve funzionare è l'intera macchina chiamata "edificio".
Quindi non basta trovare un ipotetica "casa in legno" fornita e montata ad un prezzo eccezionale o il pannello coibente ad altissime prestazioni, la difficoltà è comprendere esattamente il nostro specifico problema progettuale, trovare per questo la più coerente soluzione e mettere le varie parti insieme.
Questa è progettazione e ristrutturazione di edifici a "energia quasi zero".