-2 ...SI AVVICINA LA SCADENZA
- by Geom. S. Pelagotti
- 3 gen 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Buon 2019 a tutti!!
E così siamo entrati nel 2019, l'anno "meno due" rispetto alla data del primo gennaio 2021 di cui inizia a parlare agli esordi di questo blog,

Sì perchè le varie normative susseguitesi dall'ormai lontano 2005, s'inizò con l'obbligo della famosa Certificazione Energetica ora Attestazione di Prestazione Energetica o APE, troveranno il loro culmine e termine al 31 dicembre del prossimo anno, dopo di chè ogni nuova costruzione o ristrutturazione di livello I o II dovrà essere realizzata secondo le specifiche degli Edifici a Energia Quasi Zero o, per gli amanti degli accronimi, Nzeb.
Intanto inizieremo con gli edifici pubblici, per i quali la scadenza sarà anticipata al 31 dicembre 2019, per proseguire l'anno successivo con l'obbligazione per tutte le costruzioni private, dalle residenze ai capannoni.
Questa sarà di fatto la maggiore rivoluzione che colpirà il mercato immobiliare, modificando completamente il modo di progettare e di costruire gli edifici in Italia in quanto, vista la grande diversità climatica del nostro Paese, per ogni zona, area o regione si dovranno prendere parametri completamente diversi tra loro.
Per portare un esempio un progetto per ristrutturare un edificio in Brianza (Lombardia) avrà caratteristiche tecniche, architettoniche e prestazionali completamente diverse dal medesimo edificio da ristrutturare sulla costa Amalfitana (Campania), perchè saranno diverse le temperature durante l'anno, le piovosità, i tassi di umidità relativa, le esposizioni solari e molteplici altri parametri iniziali la cui valutazione e conoscenza sono necessari per ottenere un edificio a energia quasi zero.
Tutto questo porterà alla formazione di un nuovo modello edilizio da porsi a base dei procedimenti di stima immobiliare.
Infatti se dal 2021 saranno immessi sul mercato esclusivamente immobili Nzeb, questo sarà il nuovo parametro di riferimento e il valore di mercato di tutti gli altri edifici esistenti dovrà essere paragonati e derivare dal nuovo modello.
Rimangono ancora due anni per poter intervenire sui nostri edifici con coerenti riqualificazioni energetiche fruendo delle attuali agevolazioni fiscali, dopo di che la cosa sarà semplicemente obbligatoria per Legge.
Un primo assaggio del futuro lo abbiamo già avuto con il Decreto del 2015 sui Requisiti Minimi di prestazione degli edifici, che rende obbligatorio l'intervento di riqualificazione energetica nel momento in cui andiamo ad eseguire dei lavori sull'involucro dei nostri fabbricati (intonaci di facciata, tetti, serramenti ed impianti), decreto che, come molte norme in Italia, è stato purtroppo disatteso in molti casi.
La cosa importante è e rimane l'affidarsi a professionisti/consulenti che conoscano a fondo tutte le problematiche connesse alla corretta riqualificazione energetica e che sappiano correttamente consigliarvi il giusto equilibrio tra risultato finale e investimento, tra elementi superflui ed elementi principali e necessari, in modo da valorizzare al massimo il vostro intervento di riqualificazione.
Sembrerà una raccomandazione inutile o superflua ma in questi anni, sia come C.T.U. che come consulente privato, mi sono trovato a dover analizzare e risolvere problematiche nate da opere di riqualificazione, sia impiantistica che edile, o da nuove costruzione con metodologia a secco, per umidità o cattiva esecuzione, eseguite con approssimazione e superficialità, problematiche che forse è meglio cercare di evitare sin dall'inizio affidandosi a progettisti e consulenti non dell'ultima ora.