UMIDITA' DI RISALITA, Capitolo III°
- by Geom. Stefano Pelagotti
- 18 apr 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Eccomi ancora quì a parlare delle umidità di risalita...
Oramai la cosa sta prendendo la forma di una saga ma effettivamente il patrimonio edilizio italiano, e non solo, è affetto da notevoli problematiche legate alla presenza di acque superficiali e relative murature umide o bagnate.

Quindi, dopo aver parlato dei sistemi di ultimissima generazione (generazione di micro campi magnetici), volevo presentarvi una delle ultime innovazioni tecnologiche in ambito più "tradizionale".
Ormai da diversi anni l'italiana Volteco ha posto sul mercato un sistema d'intervento combinato per il risanamento delle murature soggette a umidità di risalita.
Questo sistema prende il via dal formare uno strato di muratura praticamente impermeabile, cioè che annulli di fatto la capillarità dei materiali componenti la muratura stessa.
Nel tempo sono stati utilizzati inserimento di materiali sintetici tramite il vero e proprio taglio del muro (con relativi problemi di successiva stabilità ed assestamento), iniezioni di basi siliconiche, ecc..
La Volteco propone una barriera chimica denominata Triplezero (atossica e priva di solventi) ad alta penetrazione che permette la costipazione dei capillari dei materiali, così da realizzare, nella zona bassa del muro, un'intera sezione resistente alla risalità dell'umidità.
Questo associato ad una discreta facilità e velocità di esecuzione tramite una media foratura del muro e un iniezione del prodotto tramite pressione ordinaria.
Ovviamente, una volta realizzata la barriera alla risalita sarà necessario realizzare la nuova intonacatura della muratura, che dovrà essere realizzata tramite intonaci deumidificanti (Calibro P.E. + rinzaffo o Calibro NHL) che oltre a permettere una corretta traspirabilità della muratura, con conseguente asciugatura, permettono il controllo di eventuali presenze saline.
E' giustamente da segnalare che questo sistema di risanamento è stato abbondantemente testato negli anni con buonissimi risultati e tuttora i singoli prodotti vengono costantemente migliorati ed aggiornati.
Di massima questo sistema di deumidificazione, correttamente progettato e posto in opera, non pone l'obbligatorietà di realizzare scannafossi perimetrali e/o vespai aereati sotto i solai sistenti, anche se l'esperienza professionale mi suggerirebbe di consigliare questo sistema come primo intervento meno invasivo e valutare successivamente, nel breve e medio termine, l'eventuale necessità di queste opere collaterali.
In ogni caso e sicuramente un intervento del tipo descritto comporterà un sicuro miglioramenteo abitativo ed igrometrico dei locali dovuto all'abbattimenteo dell'umidità presente all'interno degli ambienti, con un conseguente maggiore confort abitativo sia estivo che invernale.