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IL VUOTO DENTRO... Il VUOTO FUORI...

  • by Geom. Stefano Pelagotti
  • 5 apr 2018
  • Tempo di lettura: 2 min


Non ho saputo resistere...


Penso che questa bellissima scultura riesca a rappresentare come non mai il vuoto che è in noi e che al tempo stesso è intorno a noi.


L'impressionante velocità di mutamento della nostra società ci ha slegati da una realtà che ormai credevamo consolidata e, a suo modo, certa e sicura.


Allo stesso modo le nostre città, le nostre architetture, gli spazi di relazione e le nostre case sono rimaste indietro, incapaci di dare coerenti risposte al nostro senso del vivere, dell'abitare e di correlarsi a tutti i livelli.


Con un'architettura della città e dell'abitare ferma o stardardizzata e che oramai riesce solamente a copiare se stessa o a proteggere degli edifici "storicizzati" solamente dalla loro età e non dal loro valore sociale e storico, l'essere umano ritrova solamente nell'esterno il riflesso del vuoto che ha dentro, quasi in un effetto eco che semplicemente amplifica se stesso.


La carenza di accurata ricerca architettonica nelle nuove conformazioni urbane, nelle nuove costruzione ed anche nelle operazioni di recupero sia urbane che di singoli edifici, porta alla realizzazione di semplci involucri e scatole nelle quali svolgere determinate funzioni (dormire, lavorare, mangiare, ecc.) senza creare o riproporre tutta quella serie di segni e forme che legano le costruzioni ad un territorio ed alla società che in esso vive.


Poco è servita la lezione degli anno 60', 70' e 80' che ha prodotto, e produce, interi pezzi di città senza anima e senza riferimenti, realizzando edifici che potevano essere costruiti indifferentemente in qualsiasi luogo.


Ancora oggi, girando per le nostre città o paesi, è possibile vedere edifici di nuova costruzione che sono, se non identici, simili a edifici realizzati 20, 30 o 40 anni fa, come se l'architettura e la tecnologia edilizia si fossero improvvisamente fermate e con esse la storia dell'uomo e il suo modo di vivere e di correlarsi.


In un mondo in continua mutazione sotto il profilo della socializzazione, del lavoro, dei rapporti interpersonali e della famiglia le persone hanno la necessità di vivere e muoversi in ambiti ed ambienti riconoscibili, che guardino si alla memoria ma che al tempo stesso aprano verso il futuro.


Per questo studiare un'architettura, progettarla e renderla reale non è un semplice esercizio di stile e buon disegno, non è il "disegnino" da portare in Comune o ll'Amministrazione competente, ma diventa la ricerca di un complesso equilibrio e compromesso tra necessità del vivere attuale, storia del luogo, tecnologia, budget e proposta di nuovi stili di vita.


Così come progettare il recupero di un edificio, o come dicono molti "ristrutturare", dove i bisogni attuali, di vita, le nuove tecnologie e le leggi si "scontrano" con una realtà edificata e realizzata in un'altra epoca e nata per soddisfare stili e modi di vita che ormai non esistono più.

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Stefano Pelagotti Geometra - Castelfiorentino, Florence - Italy

Tel & fax 0571/628006    Mobile +39 348 230 4985

E-mail: studio.pelagotti@gmail.com

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