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MI COSTI... MA QUANTO MI COSTI?

  • by Stefano Pelagotti
  • 13 gen 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

"L'architettura ha un costo sotto al quale sicuramente manca qualche cosa."

Con questa frase un mio docente di progettazione architettonica alla Facoltà di Architettura metteva in guardia noi studenti all'inizio del corso.


Purtroppo sia l'esperienza professionale acquisita che quella passatami da mio padre (che iniziò a progettare e dirigere lavori nel lontano 1958) hanno sempre e comunque confermato questa frase, frase che di fatto è un assioma che chiunque lavori nel settore delle costruzioni dovrebbe avere stampato in bella vista nel proprio studio od ufficio.

Questa frase, oltre ad essere un'ovvia verità, pone, come dovrebbe sempre essere, il progettista al centro del processo di realizzazione/costruzione di un edificio.


Al di la degli "abbellimenti superficiali" il prodotto edificio, come qualsiasi altro prodotto dell'ingegno umano, ha un costo base al di sotto del quale è impossibile andare ottenendo il medesimo prodotto, il tutto tenendo conto che stiamo parlando di un oggetto la cui durata è ultragenerazionale.


Nel tempo ho visto arrivare dei preventivi per l'esecuzione di lavori che erano impossibili da rispettare, a meno che l'impresa non si fosse messa a fare beneficenza.


Il problema era ed è che per il loro basso importo, questi preventivi, veniveno automatiicamente scelti dalla committenza, anche se era ovvio e facilmente comprensibile che l'impresa, con quei prezzi, avrebbe avuto notevoli difficoltà in fase esecutiva a rispettare quanto richiesto dal progettista e concordato con la committenza.


Oppure preventivi che, per essere il più economici possibile, prevedevano l'utilizzo di materiali "simili", ma di fatto diversi, rispetto a quelli indicati nel computo metrico dal progettista.


Quando di progetta un immobile, sia nuovo che in recupero/ristrutturazione, il progettista si pone degli obbiettivi tecnologici, prestazionali e formali da raggiungere e per fare questo prevede l'utilizzo e la messa in opera di una specifica quantità di uno specifico materiale o di una specifica modalità esecutiva.


Quando l'impresa o l'artigiano, dopo aver preso un lavoro a prezzi troppo bassi, iniziano a modificare i materiali richiesti dal progettista, proponendone direttamente alla committenza di simili o attuando soluzioni diverse, non riescono a capire che queste modifiche e variazioni portano, sempre e comunque, ad un diverso edificio, diverso sotto l'aspetto formale, prestazionale e, molte volte, di diversa durata nel tempo.


Questo perchè per realizzare il progetto inizialmente richiesto dalla committenza, avente quelle specifiche caratteristiche e prestazioni, si devono utilizzare determinate tecniche e materiali, tecniche e materiali che derivano da un'analisi progettuale ben precisa e definita.


Per esempio utilizzare un pannello di polistirene espanso al posto di un pannello in fibra di legno costa meno, ma il livello pretazionale e di conmfort che otterremo sarà completamente diverso.


Così come utilizzare un pannello in fibra di legno realizzato ad "umido" rispetto allo stesso pannello realizzato a "secco" costa meno, ma il livello di durabilità, prestazione e sicurezza sono diversi e di fatto non sono la stessa cosa!


Un maglione di lana 100% ha un suo prezzo base al di sotto del quale è impossibile produrlo, se trovate lo stesso maglione (per disegno, forma e colori) ad un prezzo più basso, molto probabilmente non è di lana al 100% ma un misto sintetico al 70-80% o meno, così come la stessa identica scarpa (formalmente) se prodotta in cuoio ha un costo e se prodotta in materiali sintetici ne ha un altro... e non sono la stessa cosa, semplicemente si somigliano.


Per le costruzioni vale il medesimo ragionamento, non è lo stesso edificio ma solo qualche cosa di simile..


P.S. Gli esempi riportati non vogliono dire che i pannelli di polistirene o di fibra di legno "a umido" non siano validi o siano realizzati male, il materiale viene scelto di volta in volta sulla base del progetto e dell'obbiettivo che quel progetto vuole raggiungere, volevo solamente sottolineare che il termine "pannello" è generico e che ogni singola tipologia di pannello ha le sue caratteristiche, pregi, difetti e specializzazioni d'utilizzo, cioè non sono tra loro uguali ed interscambiabili.


 
 
 
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Stefano Pelagotti Geometra - Castelfiorentino, Florence - Italy

Tel & fax 0571/628006    Mobile +39 348 230 4985

E-mail: studio.pelagotti@gmail.com

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