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LENTAMENTE ACCADE.... MA ACCADE!

  • Stefano Pelagotti
  • 30 giu 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

In queste ultime 48 ore le notizie che arrivano sul fronte energia vanno nella direzione prevista e prevedibile: aumento dei costi.

Infatti dal 1 luglio è previsto un nuovo aumento generale delle bollette elettriche e del gas (tra il 3,5%, 4%), mentre i carburanti, negli ultimi 30 giorni, sono andati in crescendo, con il gasolio auto oltre quota 1,30 €/litro.


Le varie compagnie e la pubblicità continuano a farci vedere come riducono le emissioni e producono energia da fonti rinnovabili, ma di fatto per il privato le aziende il conto energia sta diventando insostenibile.


Dulcis in fundo, secondo un ultimo rapporto statistico, le spese per il mantenimento della casa sono aumentate del 34 - 35% in dieci anni 8e anche quì il conto energia ha il suo peso).


A questo punto tutti dobbiamo cominciare a capire e comprendere che la prima regola per risparmiare energia è abbatterne il consumo, fatto questo e solo dopo questo potremo pensare alle fonti di energia rinnovabile necessarie.


Questa è una regola semplice e basilare, un ragionamento scontato ed ovvio nella sua semplicità e mi stupisco quando, ancora oggi, vedo ripristinare, per esempio, intere facciate senza intervenire sotto l'aspetto termico, ma semplicemente riproponendo l'ordinario intonaco preesistente e basta, soprattutto quando il maggior costo d'intervento è totalmente ed abbondantemente coperto dai benefici fiscali esistenti.


Un esempio pratico e due "conti della serva" aiuteranno a capire meglio come funziona realmente il gioco .....


Prendiamo un condominio alto quattro piani (12 metri) con un tetto di 200 mq. e facciate per 675 mq. in classe G (attenzione! classe G vuol dire oltre i 200 Kw/mq anno e ci sono edifici che arrivano anche a 400 Kw/mq anno).


Facciamo manutenzione straordinaria al manto di copertura e impermeabilizzazione, rifacimento facciate e tinteggiatura, compreso ponteggio intorno all'edificio, il tutto per circa 47.000 Euro.


Ovviamente con questi interventi non avremo inciso sulla prestazione dell'edificio, che continuerà a "consumare" come ha sempre fatto.


Proviamo ora a realizzare un termocappotto ordinario (quello offerto senza calcoli sulla rete..) con implemento (raddoppio) dell'isolamento della copertura, in questa ipotesi avremo un totale di circa 66.000 Euro, quindi un implemento del costo di circa il 29%.


Ma il risultato finale cambia, infatti il nostro edificio ricadrà, come minimo, in classe "B" con prestazioni tra i 25-40 Kw/mq anno, cioè consumerà come minimo tra il 75 e lo 85% in meno per riscaldamento e raffrescamento rispetto alla situazione pregressa.


Inoltre con questo intervento avremo anche a disposizione un incentivo minimo di circa 36.000 Euro in dieci anni, mentre i residui 30.000 Euro verranno ammortizzati, grazie ai minori consumi, in un lasso di tempo di circa 6-8 anni.


In più avremo anche ottenuto un notevole beneficio immobiliare nel breve/medio termine, poichè quest'intervento non sarà stato una "semplice manutenzione" ma una vera e propria riqualificazione energetica dell'edificio, elemento che influirà non poco sul mantenimento del valore immobiliare, a causa del crescente interesse verso abitazioni energeticamente performanti ed in vista del futuro mercato immobiliare dove il concetto di edificio "a energia quasi zero" (Nzeb) diventerà la norma.

 
 
 
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Stefano Pelagotti Geometra - Castelfiorentino, Florence - Italy

Tel & fax 0571/628006    Mobile +39 348 230 4985

E-mail: studio.pelagotti@gmail.com

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