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INQUINAMENTO URBANO ED OLTRE.......

  • Stefano Pelagotti
  • 12 apr 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Negli ultimi cinque mesi mi sono capitati tra le mani diversi articoli riguardanti continui allarmi inquinamento delle nostre città e cittadine lanciati dalle rispettive Amministrazioni Comunali, in cui l'unica speranza di soluzione era l'arrivo della pioggi per l'abbattimento dei livelli delle polveri sottili e degli altri elementi presenti in atmosfera.


Sinceramente la cosa mi ha fatto tristemente sorridere, tenuto conto che sono ormai anni che si parla dei costi delle energie, di riqualificazione energetica, di fonti rinnovabili, ecc. ecc., ma mai nessuno che abbia ragionato su una semplicissima constatazione:

Meno consumo

=

meno inquinamento

Uno dei primi passi che andavano ed andranno fatti, ovviamente riferendomi al mio campo d'applicazione, è quello di ridurre i fabbisogni energetici, cioè la quantità di energia che utilizziamo per scaldarci, raffrescarci ed illuminare.


In Italia il 31% dell'energia elettrica e il 44% dell'energia da combustibili (termica) vengono utilizzati in ambito residenziale, in uffici e aree commerciali, ed in una casa circa il 90% del consumo è dato dal riscaldamento, raffrescamento e dalla produzione di acqua calda sanitaria.


In parole povere se riuscissimo a riqualificare coerentemente il parco fabbricati italiano, non dimentichiamoci che circa lo 80% dei nostri edifici è stato realizzato prima del 2000, riusciremmo ad abbattere la necessità energetica, con le atuali tecnologie, tranquillamente del 60%, cioè ridurre di altrettanto le relative immissioni inquinanti.


Detto questo risulta quasi incomprensibile la mancanza d'interessamento, se non meramente normativo, da parte delle varie Amministrazioni.


Mancano coerenti campagne di sesibilizzazione e, soprattutto, d'informazione, viste anche le scadenze normative sempre più pressanti e stringenti


Si deve comprendere che non è sufficiente posizionare qualche pannello fotovoltaico quando il fabbisogno della casa è enorme, tenuto anche conto che i nostri strumenti urbanistici e paesaggistici impediscono, giustamente, la proliferazione selvaggia delle superfici fotovoltaiche.


E' necessaio quindi capire che non è indispensabile produrre tanta energia (spendendo tanto) ma che, già sul medio termine, è conveniente e saggio valutare come consumare meno, cioè come riqualificare.


Inoltre va considerato che il mercato immobiliare sta, anche se lentamente, virando verso appartamenti e fabbricati energeticamente economici e che quindi intervenire con una corretta riqualificazione è utile anche per impedire una svalutazione dei nostri immobili.


L'unico elemento valido posto a supporto sono gli incentivi statali, grazie ai quali si abbreviano notevolmente i tempi di rientro dell'investimento "energertico", incentivi che ora sono presenti ma che, con l'entrata in vigore delle norme definitive, andranno probabilmente a diminuire se non a scomparire.



 
 
 
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Stefano Pelagotti Geometra - Castelfiorentino, Florence - Italy

Tel & fax 0571/628006    Mobile +39 348 230 4985

E-mail: studio.pelagotti@gmail.com

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